
Social beginners. Il mindset
In questa puntata iniziamo a parlare un po’ più da vicino dei canali social.
Prima di entrare nello specifico delle funzionalità delle principali piattaforme e delle relative modalità di utilizzo, credo sia utile parlare del giusto approccio a questi strumenti.
Iniziare a lavorare sui social oggi può essere molto frustrante per una piccola attività.
Si ha sempre la percezione di essersi mossi tardi, di entrare in un flusso di comunicazione che appartiene già ad altri e di cui non si conoscono bene le regole.
I dilemmi social sono: da dove comincio, cosa pubblico, come cresco?
I dubbi più grandi riguardano la ricerca dei contenuti giusti e del proprio stile. La paura che i miei clienti mi confessano sempre? Quell’orribile eco. L’effetto stanza vuota.
Mi sembra di parlare da solo. Che senso ha comunicare se all’inizio non mi segue nessuno?
Chi si lancia, si affida molto all’improvvisazione. Assale i social in modo spontaneo, facendo tentativi e poi lasciandoli morire, senza curarsi del quadro generale.
Aprire un account social è semplice, gratuito e immediato. Questo può indurci a pensare che possiamo buttarci su una piattaforma qualsiasi e, semplicemente, iniziare a postare, per vedere cosa succede.
Quasi sempre non succede assolutamente niente. Ci blocchiamo, tiriamo i remi in barca, ci assalgono sconforto e frustrazione.
Prima di aprire un canale, prima di iniziare a produrre contenuti, occorre avere chiare in mente alcune caratteristiche essenziali di questi strumenti di marketing – perché è così che li dobbiamo considerare – caratteristiche che implicano riflessioni, scelte e considerazioni da fare in anticipo, e anche da ripetere spesso durante il percorso.
Se stai per aprire un canale social, oppure se ne hai già uno ma non sta funzionando come vorresti, questa puntata è per te.
Prima regola: muoviti in una direzione.
I social media sono uno strumento di marketing ibrido. Perché ibrido?
Perché dentro ci sono un po’ tutti: le aziende, gli utenti, gli influencer, i marketers. E ognuno fa quel che gli pare, entrando in relazione con chi gli pare.
È come una grande piazza, super affollata, nella quale si formano gruppi, si accendono conversazioni, si urlano opinioni, si inseguono interessi diversi. La piazza è piena di insegne, negozi, strilloni, esperti, venditori ambulanti. Qualcuno semplicemente passa, e l’attraversa.La prima cosa da fare quando decidiamo di utilizzare i social come strumento di marketing è non essere quello che l’attraversa e basta.
Serve consapevolezza.
Sei consapevole del motivo per cui utilizzi questo strumento e della direzione nella quale stai andando? O ci stai e basta?
Come ti orienti nelle tue decisioni, quando ti muovi sui social?
In questa grande piazza, hai capito con chi vuoi, puoi o devi fermarti a parlare?
Pensa a due tipi di obiettivi.
Uno tangibile, che riguarda risultati concreti. Se sei sui social per vendere, dovrai generare vendite. Se ci stai per creare connessioni, dovrai ricavare contatti utili. Sono due esempi di obiettivi facilmente misurabili.
Ci sono anche obiettivi intangibili e quasi impossibili da misurare, ma questo non vuol dire che non dobbiamo tenerli presenti. Gli obiettivi intangibili sono altrettanto importanti e sono quelli che ci permettono di avere un ritorno nel medio e lungo periodo.
Uno su tutti? La credibilità. Costruisci credibilità.
Definire i tuoi obiettivi è indispensabile per raggiungerli. Scriverli, secondo una ricerca, rende la probabilità di riuscirci maggiore del 30 per cento.
Che ne dici di farlo adesso?
Seconda regola: costruisci relazioni
Il vantaggio unico dei social media rispetto ad altri canali di marketing è che ti consente di parlare direttamente con clienti e follower per costruire relazioni nel tempo. Il 93% delle persone che segue un piccolo brand sui social dichiara che prima o poi farà un acquisto. Non ti sembra una ragione valida per interagire con gli altri?
Quando le persone interagiscono con i tuoi contenuti, prenditi il tempo di rispondere e conversare. Getterai così le basi per una relazione di fiducia.
Per sfruttare al massimo le potenzialità dell’engagement, devi imparare a trovare il tuo giusto mix di comunicazione.
Ti dò qualche suggerimento. Trova il baricentro fra:
- Contenuti autopromozionali o autoreferenziali, finalizzati alla conversione.
- Contenuti informativi o di intrattenimento, che hanno lo scopo di rendere i tuoi profili più interessanti e coinvolgenti, aumentando le impressions
- Contenuti potenzialmente virali, che hanno l’obiettivo di farti conoscere al di fuori della tua solita cerchia e quindi possono generare nuovi contatti
- Contenuti personali, che puntano a generare empatia e a farti conoscere di più
- Contenuti generati dal basso, che stimolano i tuoi stessi utenti a consigliare, raccontare, veicolare messaggi che tu puoi amplificare
Ti ricordo la regola 80/20: l’80% dei tuoi post deve informare, educare o intrattenere l’audience. Il 20% dei tuoi contenuti può essere finalizzato alla promozione.
Questo mix di autopromozione e attenzione al prossimo ha un nome. Si chiama YOUTILITY.
Terza regola: sii costante
Quanto tempo passi sui social? Quanto impegno dedichi a questa attività?
So bene quanto sia complesso gestire tutto da soli, muoversi contemporaneamente su più fronti, occuparsi della comunicazione quando bisogna star dietro prima di tutto alla produzione.
La gestione dei canali social è un’attività a tutti gli effetti, e come tale va programmata e seguita, in un ideale equilibrio con tutti gli altri aspetti del nostro lavoro.
Comunicare può darci l’impressione di perdere tempo, ma condividere contenuti in modo costante è uno dei modi migliori per far crescere e mantenere attivi i nostri canali in termini di engagement.
Se i tuoi canali non prendono il volo, forse non gli stai dedicando la giusta attenzione.
Dimostra ai follower che dedichi la giusta attenzione al tuo profilo e che possono contare sulla tua presenza. Un calendario editoriale può aiutarti a programmare in anticipo i tuoi post sulle diverse piattaforme per ottimizzare i tempi e destreggiarti fra più attività.
Inoltre, ricorda sempre che l’algoritmo ci vuole il più possibile attivi, o ci lascerà volentieri scivolare nell’oblio.
Ma fai attenzione a non sacrificare la qualità per la quantità. È molto più importante creare contenuti di valore che essere online tutti i giorni, tutto il giorno.
Non hai tempo? Trovalo o delega.
Non lo sai fare? Segui un corso e impara.
Mentre tu trascuri il tuo canale, c’è sempre qualcun altro che sta cogliendo delle opportunità.
Quarta regola: sii selettivo
Ho parlato della scelta delle piattaforme nella puntata selectively social.
Su quale piattaforma hai deciso di puntare? Concentrati su uno o due canali chiave e una volta che avrai raggiunto dei buoni risultati, valuta eventualmente di provarne altri.
Hai molti canali? Non utilizzarli tutti nello stesso modo. Specialmente se il tuo target è lo stesso, non ha alcun senso fornirgli contenuti ripetuti su piattaforme diverse. Hai mai pensato di affidare a social diversi obiettivi diversi?
Per esempio, puoi decidere di utilizzare Facebook per acquisire nuovi contatti attraverso le inserzioni, e dirottarli verso il tuo sito web. Mentre un gruppo potrebbe essere lo spazio ideale per dedicarti a nicchie specifiche del tuo target.
Instagram è il social giusto per fidelizzare un’audience e generare fan. Le stories sono indubbiamente lo strumento su cui concentrarsi di più.
Su Youtube puoi condividere approfondimenti, supporto, formazione, tutorial.
Linkedin è una rete professionale dove puoi mettere in evidenza il tuo portfolio e le tue competenze ed entrare in relazione con partner, fornitori, aziende, colleghi, per facilitare la nascita di opportunità di business.
Su Twitter puoi condividere brevi news o generare conversazioni attorno ad hashtag specifici. Lo stesso puoi fare su Telegram, in un gruppo privato.
Se lo scopo di un account non è ben definito, chiediti se vale la pena o meno tenerlo in vita, oppure se non è il caso di investire più tempo e risorse per farlo funzionare meglio.
Quinta regola: fai autocritica
Autocritica, che esercizio illuminante!
Ti fermi di tanto in tanto, per analizzare quello che stai facendo e come lo stai facendo?
Che risultati stai ottenendo
Cosa sta funzionando e cosa non sta funzionando
Che tipo di persone si connette con te sui social
Qual è il contenuto che piace di più
Come stanno andando le cose ai tuoi concorrenti
E se stanno andando meglio, riesci a capire obiettivamente perché?
Molte persone trascorrono il tempo sui social criticando il lavoro altrui. O sorprendendosi del successo degli altri, ma senza sforzarsi di comprenderlo.
Studia e osserva le best practice che ti circondano. Perché quella pagina ha tanto successo? Perché quell’account riceve centinaia di commenti? Perché quella community sembra così coinvolta? C’è forse qualcosa che posso imparare dal lavoro degli altri?
Io credo che ci sia sempre da imparare, se osserviamo con occhi critici ma sinceri.
Con una buona dose di umiltà ma anche di determinazione.
Consapevolezza, equilibrio, dedizione, selezione, autocritica. Per me sono cinque attitudini mentali fondamentali per avere successo sui social. Vengono prima della strategia, prima dei contenuti, prima dei numeri, prima di tutto. Ma anche durante.
Stai facendo il possibile per raccontare qual è il tuo talento?
Pensaci.