
Immagini che parlano: la visual strategy
Conosciamo tutti il detto “un’immagine vale più di mille parole”. Quando parliamo di content marketing, di advertising e soprattutto di social media, tutto sembra avvalorare questa affermazione. Io non sono pienamente d’accordo.
Già molti anni fa si annunciava l’imminente scomparsa della parola scritta, sempre più schiacciata dalla potenza delle immagini e quindi tagliata, accorciata, rimpicciolita e relegata in un angolo. Non è ancora successo.
Al contrario, tutto ci parla di una crescente attenzione per la qualità dei testi. E assistiamo al continuo fiorire di forme comunicative e modi nuovi di mettere insieme parole e immagini per costruire messaggi e storie.
La comunicazione social e l’advertising hanno tantissimo in comune, proprio perché riescono a fondere questi due elementi: testi e immagini, in un unico flusso, in un unico racconto.
Probabilmente è per questo che il mio percorso mi ha portata naturalmente dalla comunicazione pubblicitaria a quella social. Sicuramente è per questo che amo disegnare o scattare foto tanto quanto scrivere.
Amo il modo in cui immagini e parole dialogano fra loro, in un intreccio che, se costruito a dovere, dà vita a messaggi il cui senso è molto più ricco di quello espresso dalle sole parole, o dalle sole immagini.
Perciò, se vuoi comunicare bene, dovrai imparare a curare entrambi questi elementi: copy e Visual.
Oggi, concentriamoci sulla strategia visual.
A TUTTO VISUAL
È innegabile che il visual content sia il pilastro fondamentale della comunicazione online.
D’altra parte tutto passa prima dagli occhi e viene elaborato molto velocemente. Il cervello umano decide se un’immagine merita la sua attenzione o meno in un istante.
Anche i testi vengono percepiti prima come immagini.
Il 79% degli utenti esegue solo una scansione delle pagine Web.
Il 65% delle persone sono lettori visivi.
Solo il 16% legge effettivamente parola per parola.
Ricordiamo l’80% di quello che vediamo, e solo il 20% di quello che leggiamo.
E ancora: i contenuti che contengono immagini sono più persuasivi del 43%.
Il visual marketing ha una probabilità 40 volte maggiore di essere condiviso rispetto ai contenuti di solo testo.
Ecco perché tutte le piattaforme social, anche quelle originariamente pensate per il microblogging, come Twitter e Linkedin, hanno integrato la possibilità di inserire immagini e hanno dato loro una sempre maggiore importanza.
In un social nato per condividere microtesti, oggi un tweet con immagini o foto genera fino a 150% di retweet in più rispetto a quelli testuali.
Quanta cura metti nella produzione delle tue immagini? Alla luce di questi dati, forse non abbastanza.
LO STILE
Le immagini riescono a comunicare ad un livello più profondo e istintivo delle parole, e se costruite con cura sono in grado di generare connessioni, coinvolgimento e persuasione alla vendita.
Le immagini devono guidare la tua strategia di content marketing sui social.
Ma come si definisce una strategia visual? Come si costruisce uno stile visivo efficace?
Non esiste un visual content valido per tutti. Quello giusto per noi è come sempre quello che parla del nostro brand, della nostra personale visione e del nostro stile.
Ma c’è un mix di caratteristiche che è molto utile tenere in considerazione in fase di creazione.
LA COERENZA CON IL TARGET
Ci hai mai fatto caso? Alcune immagini ti colpiscono più facilmente di altre. Persino nella loro versione in miniatura, la cosiddetta thumbnail.
Sono prima di tutto quelle familiari. Quelle cioè in cui puoi riconoscere luoghi, forme e persone già viste.
La scelta dei soggetti per le tue immagini deve tenere conto di ciò che è più familiare per il tuo pubblico.
Inoltre, il nostro cervello è progettato per osservare e imitare i comportamenti altrui. Quindi rappresentare soggetti che adottano i comportamenti che vogliamo ottenere dal pubblico indurrà gli altri ad osservare le nostre immagini più attentamente.
Nel presentare un prodotto, cerchiamo di immaginare il nostro target di riferimento e diamo vita a situazioni nelle quali lui possa rispecchiarsi.
LA SCELTA DEI SOGGETTI
Le persone sono attratte dalle persone.
Le immagini in cui è presente un soggetto sono sempre più coinvolgenti di quelle in cui ci sono solo oggetti. Tieni a mente questo specialmente per la creazione di foto di prodotto, per una vetrina o uno shop online.
La foto di un capo indossato funziona molto meglio di quella di un abito appeso.
La foto di una tazzina di caffè riceverà meno attenzione della foto di una tazzina di caffè tenuta tra le mani, e ancor meno dell’immagine di una persona che sorseggia un caffè.
Non mostrarsi in foto è un grave errore per chi attraverso i social sta cercando di rafforzare il proprio personal brand. E spesso anche chi fa prodotto ha bisogno di un personal brand forte.
Le immagini senza un soggetto risultano più anonime e impersonali. Al contrario, mostrarsi in prima persona aumenta la fiducia e facilità la connessione con il proprio pubblico.
I COLORI
Quando visualizziamo un’immagine, la prima cosa che percepiamo sono i colori, e solo successivamente le forme e la composizione. Avviene tutto sempre in millesimi di secondo, ecco perché la scelta cromatica delle immagini è importante per la riconoscibilità del nostro brand e per comunicare in modo intuitivo alcuni messaggi.
Siamo caldi o freddi? Siamo luci oppure ombre?
Su Instagram è sempre più diffuso l’utilizzo di filtri e preset. Da un lato, l’editing può aiutarti a rendere la tua gallery di immagini più armoniosa e omogenea. Dall’altro, il rischio è quello di renderla poco riconoscibile perché uguale a mille altre.
Ricerca sempre il tuo stile, imparando a scattare immagini che contengano in partenza la tua palette di colori, ma senza risultare troppo ripetitivo o monocromatico.
L’ideale è scegliere due o tre colori principali, abbinati ad un colore neutro.
I colori hanno dei significati simbolici condivisi. Non ignorarli mai.
LA COMPOSIZIONE
La composizione è il modo in cui gli elementi sono disposti in un’immagine. Anche se non ci sono regole fisse per la creatività, la conoscenza di modelli e tecniche di composizione, anche basiche, può aiutarti a migliorare la qualità delle tue foto.
La regola dei terzi è una delle tecniche di composizione più usate. Dividendo l’inquadratura in 9 riquadri uguali, posizioniamo gli elementi più importanti della scena lungo le intersezioni delle linee.
Un’immagine è visivamente più attraente se raffigura un numero dispari di elementi.
Fai attenzione a pieni e vuoti. Uno spazio vuoto che circonda un soggetto ne enfatizza le caratteristiche.
Sfrutta le linee guida di oggetti, edifici, strade o orizzonti per guidare l’occhio verso il soggetto che vuoi mettere in evidenza.
Le diagonali sono naturalmente più interessanti delle linee rette.
Alterna angolazioni diverse per dare movimento alle tue immagini e variare le inquadrature. Hai mai osservato come cambia la percezione di un soggetto se è ritratto dall’alto o dal basso? Da vicino o da lontano?
Sono solo alcuni semplici consigli. L’importante è che tu sia sempre dell’effetto creativo e dello stile delle tue immagini.
ERRORI E SCORCIATOIE
Ci sono scelte che è preferibile non fare quando definiamo una strategia visual.
Una di queste è utilizzare foto non nostre, anche se libere da copyright. Che è praticamente come decidere non lavorare ad una strategia affatto.
I database di immagini free sono una strada comoda e decisamente una grande semplificazione dei nostri sforzi creativi. Ma il grande rischio è quello di adottare le stesse immagini dei nostri concorrenti, o di associare la nostra comunicazione ai messaggi prodotti da qualcun altro.
Le tue immagini dovranno incontrarsi, o scontrarsi con un testo. I testi potranno raccontare, enfatizzare, giustificare o anche smentire le tue immagini. Ma mai comportarsi come se non ci fossero.
Nella prossima puntata, parliamo di copy strategy e di come costruire testi che funzionano.