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Content Creation: creazione, azione, reazione.

 

La puntata di oggi è ancora dedicata alla content creation: in questo STEP, parliamo di ricerca, di ispirazione, di creazione e di ottimizzazione.

Se è vero che la sfida di ogni blogger, di ogni content creator e ormai anche dei brand è quella di creare dei contenuti che attirino e facciano tornare gli utenti sui propri canali, vuol dire che alla qualità, e alla quantità di contenuti, dovremo dedicare un bel po’ del nostro tempo.

Tutti sperimentiamo momenti di crisi, vuoti mentali, ansia da prestazione e blocchi creativi. Come si superano? Dove si cercano, ma soprattutto come e dove si trovano idee per creare contenuti sempre nuovi e interessanti?

Sono in arrivo consigli, metodi, strumenti, app e web tool per vincere il panico.

ANNOTA

Qualche volta le idee ti colpiscono a caso.

Con tutti gli stimoli ai quali siamo sottoposti, è facile che un’idea ci attraversi la mente quando non la stavamo cercando. Magari è solo un puntino, un frammento, un pensiero fugace che merita di essere approfondito.

Prendi nota.

Va bene qualsiasi cosa: il blocco appunti sul telefono, un documento Google, Evernote, un quaderno da tenere sempre con te. Anche una nota vocale è utile se non ti dimentichi di averla registrata.

Qualche volta mi capita di prendere un appunto veloce e di non riuscire ad interpretarlo quando lo rileggo. Non ricordo più quale fosse il ragionamento. Ho imparato quindi a prendermi un minuto per scrivere il pensiero per esteso, così da essere sicura di ripartire da dove lo avevo interrotto.

Scrivo tutti gli spunti che mi vengono in mente, non importa se mi sembrano buoni o cattivi, realizzabili o irrealizzabili.

L’intento di questo elenco è quello di creare una banca di argomenti sui quali tornare dopo. Idee, ma anche articoli, immagini, link.

Io lo faccio da anni. Al momento, nel mio blocco note ce ne sono 156.

RICERCA

Altre volte le idee ce le dobbiamo proprio andare a cercare. Servono spunti totalmente nuovi, che si adattino al nostro piano editoriale e che rispondano agli interessi del nostro pubblico.
Usare i motori di ricerca in modo inverso è sempre di grande aiuto per leggere nella testa delle persone.

Gli utenti fanno domande a Google di continuo. Quello che puoi fare, è analizzare queste ricerche per capire se ci sono temi che la tua nicchia vuole approfondire più di altri.

Strumenti come Google Trends, Semrush e Answer the Public fanno proprio questo. Possono essere ottime risorse per comprendere meglio quali parole chiave le persone cercano in relazione a certi argomenti, o ai tuoi contenuti.

SOLLECITA

Non è un consiglio nuovo, ma te lo ricordo: utilizza il crowdsourcing per trovare idee per i tuoi contenuti.

Chi meglio della tua community o dei tuoi clienti può dirti di cosa ha bisogno?
Chiedi alle persone che cosa cercano, cosa desiderano, di cosa si interessano, per saperne di più e fornire loro quello che vogliono.

Conosci Typeform? E’ un web tool che ti permette di creare form e questionari per i tuoi utenti, in modo davvero semplice e veloce. E di analizzare le informazioni raccolte naturalmente.

Non serve creare liste di domande troppo complesse: fissa un obiettivo e sottoponi al tuo pubblico qualche domanda ben studiata che può tornarti utile per creare contenuti.

Utilizza periodicamente anche i social per raccogliere idee sui tuoi prossimi articoli lanciando sondaggi e raccogliendo FAQ.

È un suggerimento valido sia per chi fa personal branding che per le aziende.

Quando usi il crowdsourcing, non dimenticare di offrire sempre qualcosa in cambio. Ti ricordi la regola del DO UT DES?

RICORDA E RIELABORA

Sai qual è uno dei posti migliori dove trovare idee che funzionano? Il passato.

Pensa a cosa hai già fatto, scritto, realizzato e che è piaciuto e realizza un nuovo contenuto sullo stesso argomento. Espandi temi già trattati o approfondiscili.

Si può raggiungere un pubblico più ampio anche senza dover creare contenuti nuovi, bensì riutilizzando quelli che hai a disposizione.

Puoi raggruppare vecchi contenuti in un nuovo post, aggiornare vecchi articoli con nuove informazioni, ricondividere quelli che hanno avuto più successo dandogli una forma diversa. Per esempio trasformando un testo in un podcast, o un video in un articolo.

Perché funziona?

Perché non puoi contare sul fatto che tutti i tuoi utenti abbiano già visto i tuoi contenuti la prima volta che li hai pubblicati. Inoltre ci sono persone a cui piace solo leggere post sul blog e quelle che guardano solo video. Riutilizzando i contenuti esistenti su piattaforme diverse, sarai in grado di arrivare a più persone.

CONNETTITI

Le community online sono il luogo ideale per trovare ispirazione per i contenuti. Non esiste nicchia che non abbia almeno un gruppo online in cui ci si scambiano informazioni o si generano discussioni su temi di interesse comune.

Trova le community più interessanti per il tuo settore e trai ispirazione dalla conversazione con gli altri utenti, dai post più popolari, dalle discussioni più coinvolgenti.

Iscriviti a gruppi Facebook o segui professionisti e aziende su Linkedin per raccogliere elementi utili per la tua content strategy.

SELEZIONA

Non puoi parlare di qualsiasi cosa, questo già lo sai. Devi restare ancorato ad una linea editoriale e ad un posizionamento tematico.

E tra tutti i temi coerenti con il tuo brand che puoi trattare, scegli sempre i contenuti sui quali tu hai più cose da dire, e la concorrenza meno.

Perché? Non solo perché così risulterai più competente di altri rispetto ad un argomento, ma anche perché i motori di ricerca premiano i contenuti più lunghi e approfonditi.

Contenuti di lunga durata ottengono mediamente performance e posizionamenti migliori su Google. Questo non significa allungare deliberatamente il brodo di un post per il quale hai esaurito gli argomenti. Google se ne accorge, e il tuo pubblico anche.

Vuol dire selezionare gli argomenti che conosci meglio e sui quali puoi fornire grandi quantità di informazioni, e poi investire tempo ed energie nella creazione dei contenuti.

Mentre li sviluppi, puoi tenere traccia di idee simili. Se ti accorgi che un tema è molto vasto, puoi suddividerlo in punti da trattare in futuro.

Se lavori bene nella fase di ricerca e ispirazione, puoi riuscire a creare un intero blocco di contenuti attorno ad un argomento.

Anche dal punto di vista SEO, creare un insieme di parole chiave correlate che ruotano attorno ad articoli organizzati in puntate è un’ottima strategia per aumentare il traffico verso il tuo sito e trattenere gli utenti più a lungo.

OTTIMIZZA

Credo sia indispensabile qualche nota essenziale sulla SEO.

  • Scrivi titoli pertinenti con il contenuto.
  • Includi la tua parola chiave nelle prime 100 parole.
  • Utilizza collegamenti in uscita verso pagine correlate e pertinenti.
  • Aggiungi 2-3 link interni ad altri post del blog, precedenti o pertinenti.
  • Utilizza le parole chiave all’interno del tuo testo in modo naturale e mai meccanico.
  • Inserisci anche sinonimi e concetti correlati che possono rendere i tuoi contenuti più facili da trovare online.

Dopo esserti assicurato che i tuoi contenuti siano ottimizzati per la ricerca, è tempo di ottimizzarli per la condivisione sui social. Come puoi aumentare le possibilità che i tuoi contenuti vengano condivisi?

Ecco alcuni suggerimenti:

  • Includi una call to action che invita alla condivisione. Ne abbiamo parlato nella scorsa puntata.
  • Includi immagini che possono essere condivise su Pinterest o su Facebook, ottimizzate e comprensibili in modo indipendente dal testo.
  • Includi i pulsanti di condivisione social sul tuo sito web
  • Condividi i tuoi contenuti nelle community rilevanti per la tua nicchia
  • Invita i tuoi utenti a completare il tuo contenuto lasciandolo volutamente aperto.

Era una lista lunga. Hai preso appunti, vero?

ANALIZZA

Hai a disposizione tantissimi strumenti per analizzare i risultati e le performance dei tuoi contenuti. Ne usi qualcuno?

Se non ci fermiamo mai a leggere i dati sul traffico, sul tempo di visualizzazione, sulla percentuale di apertura della newsletter, sulle condivisioni dei nostri articoli o sui backlink, come facciamo a valutare i risultati?

Lo so, molti di questi dati non sono di facile lettura. Ecco perché alle metriche dedicherò tutta la prossima puntata.

Dopo tanto lavoro sulla creazione, è importante ottimizzare la distribuzione, la pubblicazione e la raccolta di feedback.

A proposito di feedback, ti è sembrata utile questa puntata? Fammelo sapere nei commenti, oppure scrivimi per parlarne.

Creator per grandi brand, mentor per piccoli biz. Trasformo idee confuse in progetti che funzionano. E insegno a comunicare meglio.
Post By Ornella Sprizzi
Ornella Sprizzi

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